Fiab Forlì presenta una serie di proposte per un modello di città che:
-
privilegi gli utenti deboli, pedoni e ciclisti, e prevenga incidenti
-
realizzi concretamente una mobilità sostenibile con al centro gli spostamenti in bicicletta, a piedi e il trasporto pubblico
-
realizzi azioni di contrasto ai cambiamenti climatici, di rispetto per l’ambiente, di valorizzazione del territorio
Solo una vera città ciclabile è fondamentale per realizzare concretamente la mobilità sostenibile. Serve per questo una rivoluzione culturale basata anche su scelte coraggiose, non più dettate dalla logica del profitto per pochi eletti.
Il biciplan, approvato nel 2023, per sua definizione si pone l’obiettivo di “promuovere sul territorio lo sviluppo della ciclabilità”, obiettivo pienamente condivisibile ma per evitare che le azioni previste rimangano solo sul piano delle intenzioni programmatiche occorre definire con chiarezza le priorità.
La nostra esperienza di utenti della strada, gli studi e gli esempi di città in Italia e all’estero, ci portano a definire la strada come spazio da condividere in sicurezza da tutti qualunque sia il mezzo utilizzato.
Purtroppo non è così. Nonostante le buone intenzioni dichiarate nel biciplan, anche gli ultimi interventi realizzati, pur essendo a favore delle bici, evidenziano una viabilità ancora più a favore di chi usa l’auto, pur essendo elevato il numero di cittadini di ogni età che usano la bici. Pochi, o nessun controllo, sul mancato rispetto degli spazi dedicati a ciclisti e pedoni, nessun controllo sul rispetto dei limiti di velocità.
Ottenere maggiore spazio in strada in sicurezza per le bici è il principio ispiratore delle nostre proposte. Più sono i ciclisti in strada, maggiore è l’attenzione di chi usa l’auto, minore è la velocità delle auto e di conseguenza minore il numero degli incidenti.
Fra le proposte riteniamo prioritarie le seguenti:
-
Aumento delle zone 30 e miglioramento di quelle già istituite con soluzioni tecniche che obblighino le auto a ridurre la velocità. Incontri con i residenti per spiegare le soluzioni tecniche e gli obiettivi che si vogliono raggiungere, Questo dovrà portare alla realizzazione di una Città 30, sul modello di quanto si sta concretizzando a Bologna con buoni risultati in termini di diminuzione di incidenti, meno inquinamento e meno rumore.
-
istituzione di un tavolo permanente di confronto sulla mobilità sostenibile tra amministrazione comunale, associazioni ambientaliste e associazioni di categoria. Mobilità sostenibile, rilancio del centro storico e valorizzazione della periferia sono strettamente connessi
-
trasformare gli attraversamenti pedonali in ciclopedonali nei casi di collegamento di piste ciclabili per garantire la necessaria continuità dei percorsi
-
ridefinire la viabilità ciclabile in viale della Libertà. In base a quanto definito nel biciplan, su nostra indicazione, i due controviali possono diventare strada ciclabile. In fase di realizzazione si è invece scelto di definire un percorso ciclopedonale nei vialetti alberati, contro ogni logica di fruibilità e sicurezza per ciclisti e pedoni.
-
creazione delle strade scolastiche, definizione della viabilità in funzione della sicurezza all’entrata e uscita da scuola. In riferimento al “parcheggio selvaggio” in prossimità delle scuole superiori, controllo sulle auto in sosta su corsie ciclabili e marciapiedi.
-
creazione delle case avanzate in prossimità di incroci con semaforo. In questo modo i ciclisti, in caso di semaforo rosso, si posizionano davanti ai veicoli evitando le emissioni dei gas di scarico
-
promuovere pedibus e bicibus in accordo con i genitori degli studenti e le associazioni disponibili. Serve per questo una rete di percorsi sicuri dai “capolinea”alle scuole.
-
potenziare le attività di educazione stradale rivolte a tutti, in particolare a studenti e stranieri, sostenendo i progetti realizzati da Fiab Forlì da diversi anni
-
contrasto ai furti di biciclette con la realizzazione di parcheggi sicuri e l’installazione di rastrelliere adeguate. Nei pressi della stazione è prevista la realizzazione di una bicistazione, anche in centro, in prossimità dei poli attrattivi, si devono destinare spazi adeguati al parcheggio delle bici.
-
creazione di un sistema di parcheggi scambiatori gratuiti in corrispondenza dei quattro accessi principali al centro, riducendo il numero degli ingressi in centro storico con l’auto privata. Si deve progressivamente eliminare l’abitudine al parcheggio “sotto casa” che porta spesso a lasciare l’auto in sosta su ciclabili o in mezzo alla strada.
-
riduzione progressiva dei permessi di accesso alla ZTL per veicoli privati, limitandone la concessione ai soli proprietari residenti. Per chi lavora in centro si possono attivare abbonamenti gratuiti ai parcheggi più vicini, limitati alle fasce orarie di effettiva attività.
Devi essere autenticato per inviare un commento.