PARTE PRIMA – Obiettivi, contenuti, finanziamento
Il 12 ottobre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili del 23 agosto che presenta il piano nazionale sulla mobilità ciclistica. Questo decreto è l’attuazione di quanto previsto all’articolo 3 della legge 2/2018.
Questo piano vuole mettere la mobilità ciclistica al pari delle altre forme di trasporto, spostando al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili l’onere della sua attuazione per quanto concerne la parte di interesse nazionale. Esso è parte del Piano generale dei trasporti e della logistica. Come recita il titolo “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica” si riferisce a due specifici settori della mobilità ciclistica, quello urbano e metropolitano e quello extra-urbano. Il piano ha durata triennale (2022-2024), ma in esso sono stati definiti gli obiettivi strategici, di lungo periodo, quelli generali, di medio periodo, e gli obiettivi specifici legati ai tre anni di validità del Piano stesso.
Vengono anche previste le risorse finanziarie che verranno rese disponibili. In totale si tratta di 1154 milioni di euro, di cui 438 per le ciclovie urbane e metropolitane e 716 per quelle turistiche. Tre sono i campi di intervento: realizzazione di infrastrutture ciclabili, realizzazione di servizi legati alla ciclabilità come possibilità di integrazione con la Rete Ferroviaria e il Trasporto Pubblico Locale, sviluppo di azioni di comunicazione per portare ad un cambio di mentalità.
Gli obiettivi strategici sono tre, uno in ambito urbano e metropolitano (aumento della quota di spostamenti in bicicletta) e due in ambito extra-urbano (definire la rete ciclabile nazionale e la sua integrazione con le diverse strutture esistenti).
Questi obiettivi potranno essere raggiunti solo attraverso un’azione coordinata tra Stato, Regioni, Province autonome, Città metropolitane e Comuni. Il decreto comprende tre allegati:
a) indirizzi per la redazione del Biciplan;
b) progettare ciclabilità sicura;
c) la composizione della rete ciclabile nazionale.
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