Obes e la sua bicicletta

Un viaggio incredibile: più di 19.000 km e quasi un anno pedalando dal Canada a Panama.

E non è il solo, perché i cicloviaggi di Obes Grandini sono così, come se partenza ed arrivo fossero scelti puntando il dito sul mappamondo, ad occhi chiusi.

Quella di Obes è una esplorazione umana e geografica, che sembra nascere da una inesauribile voglia di vedere e conoscere in prima persona luoghi e persone, muovendosi con il veicolo più adatto per farlo: la bicicletta.

Non chiedetegli però dettagli tecnici – quanto pesa la bici, quali rapporti monta, come ha scelto le sacche, quale tipo di alimentazione o allenamento specifico fa per prepararsi.

Non lo sa, e non gli interessa.

Obes viaggia leggero, almeno di testa.

Senza particolari strumenti o ferrea pianificazione.

Un timido, solitario, empatico viaggiatore, che potrebbe raccontare per ore, senza annoiarti mai.

Anche se dal suo viaggiare emerge una tragica realtà che tutti, superficialmente, conosciamo, cercando di non farcene troppo disturbare, e che lui ha toccato con mano e visto con i suoi occhi: la distruzione ambientale che continua, inesorabile. E nel giro di pochi anni muta e sfigura i territori più remoti.

Per le persone che hanno riempito la sala anche in questo secondo appuntamento di “Racconti di viaggio”, e che avessero voglia di saperne di più, ci sono i libri (ma non di questo viaggio, per adesso) e il sito www.obesgrandini.com.

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